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PRESI ALLA SPROVVISTA?

PRESI ALLA SPROVVISTA?

Questa mattina intervista alla radio con Marigusta Lazzari, direttrice della Querini (così chiamavamo da studenti la biblioteca Querini Stampalia, luogo meraviglioso per studiare, con la ricchissima collezione di testi rari e di periodici, con i pavimenti dallo scricchiolio indimenticabile, con le pareti coperte da scurissime tele secentesche). Diecimila libri sono andati sott’acqua, ha lamentato la direttrice mentre gruppi di studenti volontari li asciugavano, elencavano, riponevano con amore e rispetto.
Ma, direttrice Lazzari, perché quei libri stavano a meno di due metri dal pavimento del pianterreno? Non lo sapeva che a Venezia vengono le acque alte? Non aveva letto le previsioni che davano un metro e quarantacinque, con la possibilità di forti ventate di scirocco? Pensa proprio di aver fatto tutto quanto era in suo dovere per proteggere i libri che le erano stati affidati?
Intervista alla televisione con l’architetto Mario Piana, Proto della della basilica di San Marco (l’architetto a cui compete la direzione dei restauri) davanti all’antichissima cripta della basilica, inondata dall’acqua. Il giorno prima, dice l’architetto, era stato costruito un muretto di protezione alto un metro e ottanta: lo mostra, i mattoni e il cemento sono nuovi. Però l’acqua è arrivata a uno e ottantasette: così ha superato il muretto e ha riempito la cripta come se fosse stata un’immensa vasca. Fatalità? O si poteva e forse doveva andare su di altri venti centimetri? E non è sembrata buona, con il senno di poi, neppure l’idea di lasciare tutta la protezione dipendere da una sola finestra sull’acqua, finestra che è stata sfondata dal mare e ha permesso all’acqua salata di raggiungere e superare il nuovo muretto. Certo, con il senno di poi; ma non è dovere dei responsabili saper prevedere anche le circostanze più avverse, trattandosi di beni d’importanza incalcolabile?
Qui sotto inserisco, a proposito delle sale di studio della Querini, quattro versioni della storia di Susanna e i vecchioni, storia che a mia memoria è rappresentata anche in un quadro di una di quelle sale:
1 Artemisia Gentileschi, 1622
2 Ercole Graziani, 1625
3 Il Domenichino, 1603
4 Rubens, 1607
E sotto ancora un’immagine dell’interno della Basilica dopo l’inondazione.

   

                 

 

 

 

 

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