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SCHIAVA DEL TURISMO, VENEZIA ANNASPA

SCHIAVA DEL TURISMO, VENEZIA ANNASPA

Chi l’avrebbe mai detto. Mentre noi veneziani ci godiamo una meravigliosa città diventata vivibile, i vaporetti con posti liberi, le strade percorribili, i campielli e le corticelle leggibili, ecco il grido d’allarme degli operatori turistici. Ancora una volta la famosa “monocultura turistica” mostra il suo lato debole. Basta un inizio di stasi perché tutto minacci di precipitare. Perfino Arrigo Cipriani (pure non tenero con il turismo di massa) è preoccupato: “Bisogna spiegare a tutti che l’acqua alta non ci ha paralizzato! L’Harry’s Bar non ha mai chiuso!” Ecco che cosa succede a seguire i guadagni del momento. La città diventa brutta (non ci vivrei, dicono tra loro quasi tutti i turisti), i residenti sono scacciati, regnano proprietari di case e di bancarelle… ma basta poco per mettere tutto a repentaglio. Purtroppo quanto si augurano le “categorie” si avvererà: i turisti ritorneranno e altri residenti saranno scacciati. Ma la debolezza intrinseca del sistema è stata messa in luce. Starà forse a noi residenti responsabili diffondere l’allarme. (L’articolo che segue è sulla Repubblica di oggi 19 dicembre).

Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno. Compratelo qui o leggetelo qui con molte più illustrazioni.

 

 

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