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STIAMO PER PERDERE ANCHE L’ARSENALE

STIAMO PER PERDERE ANCHE L’ARSENALE

Il Comune sta per firmare un “Protocollo d’Intesa” con il Ministero della Difesa e quello della Cultura per una sistemazione definitiva dell’Arsenale. Da decenni le associazioni di cittadini combattono per una vera restituzione della vastissima area alla città e per un uso in linea con la straordinaria importanza storica e culturale del complesso. Decenni di incontri, studi, pubblicazioni, convegni. Il Forum Futuro Arsenale ha impegnato importanti energie, prodotto proposte e documenti, ultimo dei quali (in ordine di tempo) un libretto in cui si delinea con precisione e sapienza una serie di proposte. In tutte risalta in prima linea la necessità di aprire il complesso al passaggio dei cittadini attraverso percorsi che urbanisti e sociologi hanno delineato. Le associazioni hanno saputo resistere alle vergognose proposte dell’Amministrazione Orsoni, che intendeva suddividere terreni e costruzioni affittandole al miglior offerente (aveva ingaggiato un’agenzia immobiliare internazionale e cominciato a cercare multinazionali interessate). Nel 2012 il Demanio Marittimo aveva consegnato al Comune una larga parte del complesso e questo aveva scatenato altri appetiti e altre proposte, mentre le idee dei veneziani riuniti nel Forum venivano apprezzate a parole ma ignorate nei fatti.
Adesso l’amministrazione Brugnaro presenta un impresentabile protocollo d’intesa, che in sostanza tratta l’Arsenale come zona blindata, aperta solo alla Marina Militare, a chi paga il biglietto per la Biennale e alle manifestazioni gestite da Vela, come il Carnevale e il Salone della nautica. Il più antico cantiere navale del mondo resterebbe ancora chiuso ai passaggio delle persone e non valorizzato nella sua storia e nel suo significato per il passato navale di Venezia e dell’Italia. Diventerebbe un contenitore come tanti altri, un pala-congressi o un pala-discoteca (com’è già stato molte volte).
Riporto qui sotto un articolo della Nuova Venezia di oggi, nel quale si espone una delle idee che il protocollo sta per ignorare del tutto. Forse solo una mobilitazione della cittadinanza potrà costringere l’amministrazione a un ripensamento almeno parziale. Qui sotto vedete la copertina del libretto prodotto dal Forum Futuro Arsenale, che potete leggere per intero cliccando qui.

 

 

 

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