NAVI TROPPO GRANDI, NON CI STANNO
Per non passare davanti a San Marco dovranno andare a Marghera (provvisoriamente, in attesa che per loro venga costruito un porto apposito fuori dalla laguna – con i soldi nostri). Ma non ci stanno! Comune, Regione e governo stanno spendendo milioni di euro per adattare i luoghi, ma la cosa non ha proprio senso. E’ quello che espone, con estrema perizia legale e in burocratese purissimo, una lettera firmata dall’attento e impagabile Armando Danella a nome dell’Associazione Ambiente Venezia e mandata a tutte le “autorità competenti”: Prefetto, Capitaneria di Porto, Ministro Lamorgese, perfino ARPAV e ULSS 3. Le ragioni sono moltissime e le riassume Alberto Vitucci nell’articolo che riporto qui sotto. Vanno dall’insufficiente larghezza del Canale dei Petroli all’illegittimo avvicinamento di passeggeri crocieristi con le industrie inquinanti di Marghera alla mancanza di una Valutazione d’Impatto Ambientale per i sostanziali cambiamenti che le nuove banchine implicano per il territorio. Il prefetto ha già risposto, ma non in modo convincente, almeno non per Ambiente Venezia che ha subito replicato ribadendo le sue obiezioni. Di fronte a quelle argomentazioni chiunque può vedere che portare quelle navi a Marghera è una forzatura insostenibile, come presto dovranno constatare gli stessi passeggeri. Peccato che prima si debbano spendere tante risorse e tante fatiche perché abbagliati da supposti vantaggi economici per una città che in realtà sta già morendo per eccesso di turismo.
