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OPPENHEIMER E L’ARMA NUCLEARE

OPPENHEIMER E L’ARMA NUCLEARE

Oggi vorrei segnalare, sulla scia di quanto ha fatto Vittorio Giacopini a Pagina 3, un articolo di Francesco Vignarca comparso sul Manifesto. Si tratta di una recensione, o piuttosto un commento, al film sulla vita di Oppenheimer (“Oppenheimer”, di Christopher Nolan), in questi giorni sulle sale italiane. L’articolo mi pare importante perché contiene alcune riflessioni sulla gravità del pericolo nucleare, al quale ci siamo forse abituati troppo facilmeente. Ne deriva l’assoluta e urgente necessità di procedere a una totale distruzione di tutti gli arsenali nucleari di tutti i Paesi, cosa certo poco realistica in questo momento ma che va comunque ricordata e invocata in ogni occasione internazionale finché diventerà talmente evidente che non si potrà più prorogare. Vignarca accusa (con un certo moralismo in estetica che ricorda tempi passati) il regista di insistere troppo sul dramma personale dello scienziato invece che sulle conseguenze sociali e mondiali dell’arma da lui creata; ma il suo articolo e il film stesso costituiscono una spinta a riflessioni che non possiamo né dobbiamo accantonare. Grazie al Manifesto che permette a tutti la lettura gratuita dell’articolo, che troverete cliccando qui. (Nell’immagine: lo scienziato Robert Oppengeimer nel suo studio a Princeton nel 1957.

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