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MOSE, SODDISFAZIONE AMARA

MOSE, SODDISFAZIONE AMARA

Amara, ma ce la prendiamo. Fin dal 1973 gli “ambientalisti” avevano denunciato le insufficienze del Mose. In tutti i modi avevamo spiegato che sarebbe servito solo per pochi anni, che costava troppo, che era fragile per via della corrosione, che c’erano altri modi meno costosi e, essi sì, “reversibili” (la Legge Speciale per Venezia imponeva opere “graduali, flessibili, reversibili ” ma fu completamente disattesa). Adesso che è quasi finito emergono le sue debolezze. Oggi si aggiunge il giudizio di Andrea Rinaldo, ingegnere idraulico appena insignito di un premio internazionale considerato il “Nobel dell’acqua”, che dichiara che “bisogna adesso pensare a come difendere davvero questa città.” E mi permetto di ricordare in questa sede un prestigiosissimo idraulico veneziano, il professor Paolo Pirazzoli diplomato del Marco Polo e poi dell’Università di Padova, poi direttore di ricerca del CNRS francese per vari decenni, che varie volte, anche in conferenze all’Ateneo Veneto, aveva messo sull’avviso a proposito del probabile innalzamento dei mari. I suoi libri sono recentemente stati donati dagli eredi all’associazione Italia Nostra che sta provvedendo a catalogarli per metterli a disposizione del pubblico. Anche lui, diciamolo pure ad alta voce, aveva ragione.

 

 

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