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FARSI LE UNGHIE DA WENLING

FARSI LE UNGHIE DA WENLING

Oggi vorrei consigliarvi un libro. Si tratta di un romanzo breve, veramente stupendo, che ho scoperto quasi per caso andando a una presentazione allo Spazio Eventi della libreria La Toletta. Tutto si svolge in un salone di mani-e-pedi-cure (e parrucchiere per uomo e donna) tenuto da una giovane emigrata cinese, di nome appunto Wenling, in una strada di Barcellona. C’è una narratrice, una specie di giovane Holden moderna e spigliata, divertente e commovente, che racconta i fatti e i personaggi di quel luogo privilegiato. Ci presenta un campionario della vita catalana di oggi e forse di domani, ci fa sorridere e ci fa riflettere; trova modo anche di raccontare l’epopea di vietnamiti e cinesi, dalla fuga in elicottero da Saigon nel 1975 alla nascita di una catena di nail saloons (saloni per le unghie) in America sotto la protezione di una grande e benefica attrice di Hollywood e di ricordare la grande emigrazione di fine ottocento con i cinesi che hanno costruito con il loro sudore la ferrovia verso il Far West. Il segreto del racconto è lo stile: modernissimo e vivace, intelligente e spigliato, che riproduce linguaggio e sintassi delle nuove generazioni, grazie anche alla bravura della traduttrice Tiziana Camerani, una scrittrice italiana che vive a Venezia quando riesce a trovare un appartamento a prezzi non da fame e da sete, che ha imparato a vogare alla Querini e oggi fa i suoi giri in laguna da sola vogando alla valesana su sandoletti della Remiera Francescana, e che è stata l’anello di congiunzione tra me e questo memorabile libro della scrittrice catalana Gemma Ruiz Palà.

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