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ACQUE ALTE, C’E’ DA PERDERE LA SPERANZA

ACQUE ALTE, C’E’ DA PERDERE LA SPERANZA

46 anni dopo la Legge Speciale per Venezia (1973), 35 anni dopo l’approvazione del progetto Mose (1984), 31 anni dopo l’inaugurazione del Modulo Sperimentale Elettromeccanico (MoSE) da parte del ministro Gianni De Michelis (1988:  Il Mo.S.E., costato 20 miliardi di vecchie lire, fu calato in acqua e inaugurato il 3 novembre 1988. Trainato da due rimorchiatori e passato anche davanti al bacino di San Marco, alla presenza del Sindaco di Venezia Antonio Casellati, del Presidente della Regione Carlo Bernini, del Vicepresidente del Consiglio Gianni De Michelis, del Ministro dei Lavori Pubblici Enrico Ferri e del Ministro delle Partecipazioni Statali Carlo Fracanzani, da mosevenezia.eu), 16 anni dopo la posa della prima pietra da parte del presidente Berlusconi (2003), siamo ancora vittime di un fenomeno prevedibile e mille volte previsto, ancora sperduti in discussioni sulle tangenti e sulle cerniere. Ci vuole una pazienza infinita, e non si può biasimare chi diventa sempre più cinico, sempre più convinto che da questa Italia non si può aspettarsi nulla di buono. E’ questa forse la conseguenza più grave di corruzioni e incompetenze: che il pubblico si rassegni o, peggio ancora, che decida di partecipare al saccheggio, dato che quasi tutti lo fanno. (Immagine da nuovaveneziageolocal.it).

Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno. Compratelo qui o leggetelo qui con molte più illustrazioni.

 

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