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GOVERNO CHE VOTI, PORTO CROCIERISTICO CHE TI RITROVI

GOVERNO CHE VOTI, PORTO CROCIERISTICO CHE TI RITROVI

Dopo il governo Monti con il suo decreto Clini-Passera (2012), dopo il governo Renzi (“Li accontento tutti, salvo Italia Nostra che è esagerata”), dopo le fantasticherie su Marghera e sul Canale dei Petroli del ministro Toninelli, adesso il nuovo governo con la ministra De Micheli ricomincia da capo. “No no, c’è un progetto che ha avuto una valutazione VIA quasi positiva e allora dobbiamo ritornare lì”. E andiamo al Lido, fuori delle dighe o anzi fuori delle paratoie del Mose, in mezzo tra Cavallino e San Nicolò come proposto dal progetto Duferco.
Sono passati intanto altri sette anni. E le navi da crociera continuano a entrare per il canale della Giudecca. Auguri per gli anni fra il 2020 e il 2029. E chissà mai che non vinca proprio la tesi esagerata di Italia Nostra.
Ma non facciamoci illusioni. Le compagnie di crociera si sono già comprate una forte partecipazione azionaria nel Terminal Passeggeri di Venezia, banchine e gru incluse, e restano in agguato a osservare. Al momento opportuno saranno loro a dire l’ultima parola. (https://www.informazionimarittime.com/post/terminal-apvs-passa-a-venezia-investimenti). L’articolo che segue è ripreso dal Corriere della sera del 3 gennaio 2020.

Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno. Compratelo qui o leggetelo qui con molte più illustrazioni.

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