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TICKET VENEZIA, UNA FINTA PRO UNESCO

TICKET VENEZIA, UNA FINTA PRO UNESCO

Forse perché presi dal panico di fronte all’imminente assemblea UNESCO, il sindaco Brugnaro e la sua giunta hanno in tutta fretta annunciato la decisione di imporre una tassa d’ingresso a Venezia per i turisti, o almerno per alcuni tipi di turisti. L’UNESCO dovrà decidere nei prossimi giorni se la gestione di Venezia e Laguna da parte del governo italiano è stata così scadente da rischiare di far perderer alla città il suo valore universale di Sito Patrimonio dell’Umanità. L’assemblea Unesco sta per riunirsi tra pochi giorni (dal 15 al 25 settembre a Riad in Arabia Saudita, e la commissione che ha studiato il caso Venezia ha concluso nella sua indagine che la città deve, tra le altre cose, adottare “un modello sostenibile di turismo” che riduca “il numero eccezionalmente elevato di visitatori” e “migliori notevolmente la qualità della vita dei residenti” (prendo le citazioni da un articolo della rivista online “Fatti nostri”, leggibile cliccando qui.
Non è escluso che, come ha già fatto altre volte, l’Unesco accetti le perorazioni della giunta veneziana e conceda ancora qualche anno per mettere alla prova l’efficacia dei provvedimenti proposti.
Tali provvedimenti, appena annunciati, hanno mobilitato i media di tutto il Paese (anche “Tutta la città ne parla” in onda questa mattina su Rai3 ne ha fatto l’oggetto della puntata). Riporto qui sotto l’articolo illustrativo della Nuova Venezia. Per quanto si può osservare a questo punto, le misure proposte consistono nell’imporre una tassa d’ingresso di 5 euro per i turisti che vorranno entrare a Venezia (a partire dalla prossima primavera) in alcuni giorni dell’anno (quelli di massima affluenza, circa 30 giorni). Non si esamina per nulla la questione dell’overtourism in generale, non si dice quale sia il numero massimo ammissibile senza tassa, non si accenna alle locazioni turistiche e ai mille altri aspetti del turismo a Venezia. Ci si limita a presentare un provvedimento generico e quasi inuile (non saranno i cinque euro a fermare persone che vengono in una città dove un biglietto di vaporetto ne costa 9,50, per non parlare dei prezzi di alberghi e bnb). Comunque il provvedimento dovrà essere discusso in Consiglio Comunale e da esso approvato prima di diventare esecutivo. Se ne parlerà molto nei prossimi giorni! Trovate una prima idea delle reazioni della politica locale nell’articolo del Corrierte della Sera di oggi 6 settembre che incollo qui sotto.

 

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