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ANCHE I “CATTIVI” HANNO QUALCHE IDEA BUONA Come Limitare Gli Affitti Turistici

ANCHE I “CATTIVI” HANNO QUALCHE IDEA BUONA Come limitare gli affitti turistici

Io mi sono sempre trovato agli antipodi del mio coetaneo ed ex assessore Roberto D’Agostino. In un celebre documentario su Venezia (“Il dilemma veneziano” del 2004, ancora visibile su You Tube nella versione italiana del 2005 cliccando qui) lui rappresentava il pensiero super-sviluppistico, mentre io (con la brava Michela Scibilia e con Danilo Palomieri, il fruttivendolo di Santa Margherita – tre contro uno) – incarnavo il pensiero di ambientalisti e amanti del bello (nel documentario lui girava in un lucidatissimo taxi, noi su stupende sanpierote con remi e vela; al minuto 1.52 vedete la mia topetta con la vela issata davanti a una nave da crociera che entra in Bacino).
Poi D’Agostino, in linea con le sue idee, sostenne contro di me la metropolitana lagunare; poi, da presidente di Arsenale Spa, un futuro per l’Arsenale fondato sulla “produttività”; adesso vuole le grandi navi a Marghera – insomma, l’epitome del disastro.
Ma adesso se ne esce con un intervento sulla Nuova Venezia con il quale mi trovo quasi del tutto d’accordo. Sembra che abbia capito che gli affitti turistici sono uno dei peggiori mali della città. E presenta un metodo (che mi sembra originale oltre che efficace) per limitare fortemente il fenomeno. Anzi, scrive addirittura sul giornale quella che chiama “una bozza” dell’articolo di delibera che vorrebbe proporre.
E’ molto semplice: si potrebbe affittare a turisti solo se in possesso di licenza rilasciata dal Comune. E il Comune rilascerebbe le licenze (limitate comunque a sei mesi l’anno) solo in numero limitato, da stabilire nel consiglio comunale. Per chi affitta senza licenza, una multa pari a due anni del potenziale reddito.
Naturalmente il nodo starebbe in quel numero di licenze rilasciabili, che dovrebbe essere ridottissimo (a mio avviso bisognerebbe ridurre i posti letto in appartamenti turistici almeno dell’ottanta per cento); qui si vedrebbe la vera volontà dei consiglieri comunali.
Ma intanto una pietra è stata lanciata nello stagno. Un segnale di preoccupazione è stato mostrato da un’area politica e ideologica che non si può certo accusare di nostalgie o di estetismi. Chissà che non si cominci a tenerne conto. Leggete qui sotto il testo dell’intervento di D’Agostino sulla Nuova Venezia di ieri 4 dicembre. E poi date un’occhiata a qualche immagine tratta da quello storico documentario (andato in onda infinite volte in tutto il mondo).

Dal documentario Il Dilemma veneziano:

Roberto D’Agostino, al minuto 6.50:
“Il turismo è per ora l’unica industria mondiale in continua crescita… credo che contrapporsi al turismo sia una lotta senza senso… Il problema non è quello di limitare i turisti a Venezia”, diceva dal suo ufficio di Assessore alla Pianificazione Strategica nel 2004; adesso forse le sue idee sono più sfumate. E al minuto 21.25 dice: “Quando tu conservi, muori”.

Qui D’Agostino mostra dove dovrebbe sorgere una fermata della metropolitana sublagunare (minuto 29.20):

Questo invece sono io, durante una conferenza sul traffico acqueo, con in primo piano Paolo Costa, allora sindaco di Venezia (minuto 34.04):

Ed ecco Michela Scibilia al’Ospedale Civile, dove farà nascere davanti alle cinecamere un bambino veneziano (minuto 46.56):

 

 

 

 

 

 

 

 

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