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ALBERGATORI INSAZIABILI, IL 70% NON GLI BASTA

ALBERGATORI INSAZIABILI, IL 70% NON GLI BASTA

Per via del coronavirus le prenotazioni alberghiere per il Carnevale sono in calo e il presidente degli albergatori Vittorio Bonacini si dichiara allarmatissimo. Ci si aspetterebbe una situazione molto grave; ma leggendo bene si scopre che il 70 % delle camere è già stato prenotato a qualche settimana dalle feste. Resterà forse qualche camera vuota (probabilmente quelle dei gruppi cinesi). Se si fosse fatta più attenzione con i bnb e se si fosse limitato il numero di cambio di destinazioni d’uso forse la nostra economia dipenderebbe meno dalla piena occupazione turistica. Ricordiamo che dal 2010 al 2018 il numero di posti letto a Venezia è salito da 27.840 a 52.720 (dati ufficiali, che non comprendono il nero). E ricordiamo che 20 anni fa, sempre secondo i dati ufficiali, i posti letto erano 13.000.
Aggiungo che, sempre secondo gli albergatori, il turismo alberghiero (esclusi i bnb) darebbe lavoro a Venezia a 10.000 persone e a 25.000 con l’indotto. Mi sembra un po’ tanto per una città con 52.000 residenti, ma il dato è un’altra prova della trasformazione del nostro territorio in un immenso albergo diffuso. Andrà bene per gli albergatori, ma siamo sicuri che giovi agli abitanti?
Inserisco qui sotto un articolo dalla Nuova Venezia con l’allarme di Bonacini e uno con il dato sui lavoratori.

Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno. Compratelo qui o leggetelo qui con molte più illustrazioni. Leggete qui una recensione sul “Gazzettino” di Venezia.

 

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