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ANCORA UN DONO DI VENEZIA

ANCORA UN DONO DI VENEZIA

Bella sorpresa riservata questa mattina a chi passava per la zona della Ca’ di Dio. Un artista francese di origine siciliana, Bruno Catalano, ha situato lungo la riva una pluri-scultura di fascino straordinario. Rappresenta il viaggio terreno di un uomo, un everyman si direbbe, con la sua valigia e un paio di scarponi, che sono tutto quello che di lui rimarrà, salvo alcuni ricordi di un corpo che sta per svanire. La scultura emana un magnetismo invincibile. Ma il vero colpo di genio, inatteso forse dall’autore stesso, è dovuto alla collocazione: sullo sfondo di quel corpo effimero la città di Venezia offriva questa mattina un cielo azzurrissimo, una distesa d’acqua lagunare e i grandi capolavori dell’arte veneziana, i campanili di San Giorgio e di San Marco, le cupole della Salute. Non vi è praticamente nessun passante che non si sia fermato a fotografare quell’unico, irripetibile spettacolo per portarsene a casa un ricordo. Grazie allo scultore Bruno Catalano e grazie a chi gli ha concesso i permessi, per questa straordinaria esperienza.

((Il contesto in cui il lavoro si inserisce è llustrato bene in questo articolo della “Voce di Venezia“.

Qualche notizia sullo scultore si trova sul sito web dell’autore).

 

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