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NAVE DANESE, ANTICIPAZIONE DEL NOSTRO FUTURO

NAVE DANESE, ANTICIPAZIONE DEL NOSTRO FUTURO

Questa nave da crociera danese che, non potendo venire a ormeggiarsi im Marittima, si è messa all’ancora appena fuori della laguna ci rappresenta bene quello che purtroppo sarà il nostro futuro se continueremo a voler accettare le grandi navi da crociera. Con la differenza che non ce ne sarà una sola alla volta, ma cinque, sei, forse una dozzina.  I crocieristi infatti vorranno visitare la città; perciò ecco uno sciame di “lancioni gran turismo” (quei mezzi che stanno distruggendo i fondali e i canali lagunari portando milioni di turisti in Bacino da Tronchetto, Iesolo, Punta Sabbioni, Chioggia) che oggi escono a caricare i 1.300 crocieristi per traghettarli in Riva Schiavoni, dove verranno a riprenderli dopo alcune ore di “visita alla città” (con “servizio di spola” dalle 8 di mattina alle 22!). Ma naturalmente una volta pronto il “porto fuori della laguna” voluto dal governo ora caduto, i passeggeri non saranno 1.300 ma almeno 12.000, forse 15.000 al giorno (le grandi navi portano più di 3.000 passeggeri ciascuna e nel porto costruendo ce ne potranno stare fino a sei).
Non sto a fare la litania dei disastri connessi a tale situazione (inquinamento, moto ondoso, intasamento di calli e  ponti, proliferazione di negozi di ricordini eccetera eccetera).   Chiedo solo a voi miei amici, ma anche agli ammirevoli (per alcuni versi) sostenitori del Comitato No Grandi Navi che quel porto caldeggiano: ma ne abbiamo proprio bisogno di quelle 12-15mila persone oltre alle 80-100 mila che già ci invadono ogni giorno? La risposta, a dire il vero,  mi pare fin troppo facile.

 

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